Sentieri sonori

L’acqua che scroscia non è dissimile dal fuoco che crepita.
-
Quanto è radice la parola radice e quanto è volatile la parola volatile?
-
Sogno l’eresia chimica.
-
Affezionati a me, osati, tradisci.
Il tuo corpo-pendolo striscia sui miei sensi.
-
Ogni parola che risplende sul foro è un cosmo di galassie bianche di grafite.
-
I versi costruiscono l’ambiente come fili di un intreccio di polvere ed energia.
-
Dall’incubatrice divina sgorgano i demoni del presente.
-
Verità padrona oscurami i sensi.
-
Lieve farfalla di sbattiti e minuscoli fulmini neurali,
in parapendio strutturato sulle suture del tempo oltrepassato,
in mezzo a stracci fradici di veggenza e pratiche da burocrazia e burro.
-
Due stanze adiacenti, un piccolo corridoio,
luce calda e poi fredda,
sacrificio sonoro
e ritorno.
-
Vedrai, oltre le coltri opache delle lastre di ghiaccio sul marciapiede,
lo sbattere delle grasse gocce da neve in processione,
sui martelli-sveglia che catapultano a sorpresa,
nelle buche , fossi d’acqua e coccodrilli in plastica.
-
Autunno verbale, inverno dei fossili,
l’autorevolezza della pressione scoperchiatetti e cave.
Splendore atomico,
sabbia in granuli di carbone.
-
Valchirie psichiche,
e stalloni-centauro da taverna nello spazio.
-
Orbite in via di collisione amichevole,
patto di timpani,
cembali nei denti,
strettoie estatiche.
-

Volgi ora lo sguardo,
ai tenebrosi e agli ubriachi,
a te che muovi la bocca dietro le corde,
e lei, che sorride dietro un frutto.

Uno da una parte dell’arpa,
l’altro dall’altra,


dietro le corde.



Commenti

Post più popolari